Il territorio
Per quanto il territorio di Arzana sia molto vasto e vario, il settore certamente piu' interessante e' quello montano compreso tra le sponde del lago Alto Flumendosa e Punta La Marmora.
Qui, infatti, si possono trovare quelle realta' floristiche e faunistiche del tutto originali se non esclusive. Il periodo che offre maggiori opportunita' è senza dubbio la primavera. Camminando tra la macchia, sui costoni coperti da erica e ginestre dove svettano tassi secolari e contorti ginepri, potrà capitarci di vedere femmine di muflone guidare i piccoli al pascolo. La buona presenza di rapaci ci permetterà di seguire il lento volteggiare di una poiana o la veloce picchiata del falco pellegrino.
Addentrandosi nella fitta lecceta, dove è possibile scorgere le fioriture di digitali e ciclamini, i più fortunati riusciranno a cogliere l'astore nelle sue acrobazie, mentre insidia la preda nell'intrico dei rami. Rettili, anfibi e una moltitudine di insetti, completano la varietà di esseri che ci accompagneranno nella nostra escursione.
ITINERARI
Lasciato l’abitato, si prende la strada provinciale che conduce al bivio Carmine, tra boschi di querce e pini, ricco di famose sorgenti. Svoltando a destra si trova la stazione di Arzana.
Quindi si prende la strada statale per Nuoro lungo la quale si può ammirare l’ontaneto di Siccaderba. Dopo alcuni chilometri, sulla sinistra si trova un ponte in granito che permette di imboccare la strada comunale che porta sul Gennargentu.
Una strada asfaltata costeggia il lago Alto Flumendosa, segnando il confine tra il territorio di Arzana e quello di Villagrande. Sulla sinistra vi è un susseguirsi di valloni e di creste dai nomi curiosi: “Genna ‘e Contu”, “Sa Moddizzi”, “Terralè”, “Aredili”. La strada comunale comincia a salire fino ad arrivare al bivio per Seui (località Corte ‘er Didalus) dove si trova una pietra, nella quale, grazie al lavoro di alcuni operai arzanesi, vi è scolpita la mappa degli itinerari del Gennargentu arzanese. Una strada asfaltata costeggia il lago Alto Flumendosa, segnando il confine tra il territorio di Arzana e quello di Villagrande. Sulla sinistra vi è un susseguirsi di valloni e di creste dai nomi curiosi: “Genna ‘e Contu”, “Sa Moddizzi”, “Terralè”, “Aredili”.
La strada comunale comincia a salire fino ad arrivare al bivio per Seui (località Corte ‘er Didalus) dove si trova una pietra, nella quale, grazie al lavoro di alcuni operai arzanesi, vi è scolpita la mappa degli itinerari del Gennargentu arzanese. Qui ci si può fermare per ammirare, sulla sinistra il "Tacco" di Perda Liana ed alla destra la catena montuosa del Gennargentu, con la sua vetta più alta Punta La Marmora (1834 metri). Svoltando a destra, un ginepro secolare indica la rapida discesa verso il Flumendosa, lasciando sulla destra le cascate di Pirincanis (che si trovano a 25 chilometri da Arzana).
Si giunge ad un bivio: per il 1° percorso bisogna imboccare la strada che sulla sinistra conduce verso la parte sud del Gennargentu arzanese, fino ai confini con Desulo e Aritzo.
La strada è asfaltata fino al bivio per Ruinas.
Si giunge in una piccola valle dove si trova la tomba dei giganti di “Su Scusorgiu” ( il tesoro nascosto), ancora ben conservata e che deve il suo nome
alla favola di un tesoro trovato tanto tempo fa. Una salita attraverso i prati conduce verso quello che da lontano sembra solo un cumulo di sassi e che invece da vicino l’imponente villaggio nuragico di Ruinas (a 32 Km. da Arzana), situato a 1300 metri d’altezza ed è il più alto villaggio nuragico della Sardegna. Vicino a questo villaggio è possibile ammirare l’acero minore (il più grande e più vecchio d’Europa). Proseguendo si giunge a Punta La Marmora ( circa 43 km. da Arzana di cui 36 Km percorribili in macchina e gli altri 7 a piedi). La strada è asfaltata, solo gli ultimi 4-5 km. è sterrata.
Per il 2° percorso bisogna imboccare la strada che sulla destra conduce, invece, verso la valle di Managilis. La strada sterrata sale abbastanza rapidamente fino ad una quercia dal tronco possente e dalla chioma pettinata dal vento: ”S’Ilixi‘e Mesu Serra”.
A destra si può ammirare la splendida valle di “Erri Forru” ed il costone di “Su Sinsini”, ornato di imponenti querce; A sinistra la valle di Managilis sale fino a Terraona. Proseguendo lungo la strada si arriva a “Bidda ‘e Silisè” una volta, fiorente villaggio nuragico. Un bivio sulla sinistra, porta alla valle di “Gidinis”, dove è possibile ammirare un antico ginepreto e soprattutto una delle querce più grandi d’Europa “S’ilixi ‘e Perreddu” (autentico monumento vegetale) che si trova a 29 Km. da Arzana.
Proseguendo si giunge a “Mattaranu” (località distante da Arzana 25 Km.) famoso per i suoi tassi secolari. La strada si inerpica fino a “Predu Pisu” ed al bivio che porta a “Tedderì” dove è possibile ammirare una piccola foresta di tassi tra i più grandi e i più antichi d’Europa.
Poco distante si trova il nuraghe “Unturgiadore” (27 Km. da Arzana ) e più avanti si giunge nell’altopiano “Cixi Crobeni”. La strada termina qui, ma seguendo un antico sentiero tra prati di peonie ed ontani si arriva alla valle di “S’Abba ci sonada” dove è possibile sentire il canto dell’acqua sotto le rocce che da il nome a questa affascinante località. Poco più in alto c’è la sorgente più bella del Gennargentu “Sa Funtana Orrubia” dalle acque freschissime.