Il territorio
Villagrande è un comune dell'Alta Ogliastra ai confini con la Barbagia. L'abitato principale si trova su un pendio del monte Suana a 750 m di altitudine. Il monte Suana protegge l'abitato a ovest, mentre a nord vi incombono il monte Isadalu e il monte Orguda e a sud il monte Idòlo, tutte montagne della catena del Gennargentu, che superano i 1 300 metri di altitudine.
A est si affaccia sulla piana ogliastrina con una panoramica visuale del Mar Tirreno nel tratto del Golfo di Arbatax. L'abitato è al centro del bacino idrografico del rio Sa Teula, con i suoi piccoli affluenti (rio S'Arrescotu, rio Bau Arcili, rio Bau 'e Pòrcos, rio Figu Niedda rio bau e meu, e rio Isadalu), che a valle del paese si uniscono. Il 6 dicembre 2004 questi fiumi hanno dato luogo a una devastante alluvione, che all'interno del paese ha provocato due morti e ingenti danni a strade, abitazioni e infrastrutture.
Il territorio, di 240 km², è il terzo per estensione fra i comuni della Sardegna, includendo il Monte Novu (oltre 35 km²) in enfiteusi perpetua al comune di Fonni. Si alternano piccoli altopiani calcarei e valli con ripidi fianchi a circa 700 m sul livello del mare.
La frazione di Villanova Strisaili dista 7 km dall'abitato di Villagrande, in mezzo a un esteso altopiano a 850 m sul livello del mare fino alle pendici del Gennargentu. Vi sono estesi boschi primari di leccio e rovere nella cornice del lago Alto Flumendosa. Questo lago alimenta l'acquedotto d'Ogliastra. Dall'altopiano di Villanova la Strada statale 389 di Buddusò e del Correboi conduce al più alto valico automobilistico della Sardegna, il Correboi, verso Fonni e la Barbagia, a circa 1245-1248 m s.l.m.
Più a valle, quasi al confine con il comune di Girasole, il rio Mirenu si allarga in un altro bacino artificiale, il lago di Santa Lucia.
Abbondano le acque sorgive e i corsi d'acqua con un habitat favorevole ai boschi: oltre al leccio e al rovere, la quercia da sughero, il ginepro, l'ontano, il salice e l'agrifoglio. I boschi più importanti sono quelli di Santa Barbara, Sa Pauli, Monte Idòlo, Saromonis, Nuradulu, le foreste Gambasuntas e altre aree del Gennargentu. Nel sottobosco abbondano il corbezzolo, l'erica, il cisto, il mirto, il timo, il lentisco, l'elicriso e vari tipi di pianta officinale come la digitalis, la genziana, ecc.