Il paese
Suni si adagia sull'altopiano basaltico della Planargia, in una vallata che la congiunge a Modolo, nel territorio storico dell'Oristanese. L'abitato si sviluppa intorno alla chiesa di San Pancrazio e di Santa Maria ad Nives. Secondo la leggenda gli abitanti in precedenza vivevano in una località chiamata "Sa idda ezza" (il vecchio paese), a poca distanza da una chiesa dedicata a Sant'Ippolito e da un monastero edificato da monaci cistercensi nel XII secolo. L'area che circonda il paese reca i segni di antichi insediamenti umani collocabili nel periodo prenuragico. Nel Medioevo il paese appartenne al distretto amministrativo di Planargia, curatoria del giudicato di Torres. Dopo la morte della giudicessa Adelasia e conseguente crollo del regno turritano, Suni nel 1259 venne inglobato dal piccolo stato feudale dei Malaspina e successivamente passò al giudicato di Arborea.
Di sicuro interesse culturale il Parco archeologico comprendente il nuraghe Nuraddeo a pianta complessa, le domus de janas di Chirisconis, il nuraghe Seneghe nella vallata di Modolo, la casa museo Tiu Virgiliu nel centro del paese, la chiesa di San Pancrazio (XV secolo) con simulacro del XVI secolo e la chiesa campestre di San Narciso. Una particolare attrattiva naturalistica è rappresentata dalla Pischina 'e Paule, uno stagno stagionale frequentato da numerose specie animali, a breve distanza dal complesso nuragico Nuraddeo. È inoltre possibile compiere percorsi naturalistici panoramici attraverso i quali si raggiungono i luoghi in cui nidifica il grifone. Il comune di Suni fa parte dell'organizzazione "La strada del vino e della Malvasia di Bosa", sostenuta e promossa dalla Comunità Montana del Marghine e Planargia per valorizzare la pregiatissima produzione enologica della zona.
Tra le manifestazioni che allietano le giornate a Suni si menziona la sagra di San Pancrazio, il 12 maggio, con processioni lungo le strade del paese, canti e balli tradizionali. L'ultima domenica di giugno è organizzata la festa di San Narciso, seguita, il 5 agosto, dalla festa di Santa Maria della Neve. Nel mese di settembre, la festa dei Santi Cosma e Damiano prevede il 26 e 27 solenni processioni ritmate dalla musica tradizionale sarda. Non manca la festa dedicata a Sant'Antonio Abate, che la notte del 16 gennaio si illumina con l'imponente falò nella piazza del paese.