Il paese
La zona dove sorge Zeddiani fu abitata per vari millenni, lo indicano i resti dei nuraghi
che sopravvivono nel territorio: Nuraghi Coau, Nuraghi Urigu. La costruzione dei nuraghi avvenne all\’incirca tra il 1200
e il 300 a.C., destinati a dimora del capo locale e alla difesa della collettività circostante che viveva in
capanne nelle tipologie e per gli scopi delle cosiddette "pinnette".
Celleiani, Cellevane, Seleiani… Zeddiani come è venuta a chiamarsi nel corso dei secoli,
apparteneva alla Curatoria del Curatore Maggiore nel Giudicato di Arborea.
Il nome deriva da cella (cellarium), magazzino dove si raccoglievano i raccolti delle "ville" vicine,
in primis il grano che veniva conservato in appositi granai costruiti sull\’altura del paese (su sattu)
situato sulla riva del rio Cispiri.
D\’interesse non comune è l\’elenco dei cittadini del paese che partecipano alla stipula dell\’atto di pace tra
Eleonora d\’Arborea e il re Giovanni d\’Aragona il 24 gennaio 1388.
Con R.D. del 19/08/1927 n. 1653 il Comune di Zeddiani fu aggregato al Comune di San Vero Milis.
Il Decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato n. 1043 del 23 agosto 1927
sancisce la ricostruzione del Comune di Zeddiani; lo stesso e\’ stato Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 234 del 11/10/1947.
La Ricostituzione del Comune di Zeddiani è stata ratificata con la seduta della Camera dei Deputati-
Commissione speciale ratifica decreti del 10/05/1951.