La città
Ittiri (Ìtiri Cannedu in sardo) è un comune italiano di 8707 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna, nella regione storica del Coros nel Logudoro.
Il territorio di Ittiri è per lo più collinare, non presenta grandi rilievi e l'altitudine varia da un minimo di 74 m s.l.m. del Rio Minore fino ad arrivare ai 635 m s.l.m. di monte Torru.
Il clima di Ittiri, molto esposta alle correnti da ovest e nord ovest, è tipicamente mediterraneo, influenzato in parte dalla vicinanza con il mare e i tre bacini artificiali del Cuga, del Bidighinzu e del lago del Temo, con estati umide e inverni miti. Durante gli inverni è possibile assistere ad alcune nevicate soprattutto a fine gennaio primi di febbraio.
Caratteristico è il centro storico dove son presenti diversi palazzi baronali in stile liberty/deco con particolari balconi e facciate di case abbellite dalla trachite ittirese; molte vie del centro sono ancora in lastricato ed in particolare la parte alta di via Cavour è in acciottolato.
Architetture religiose
Vi sono quattro chiese cittadine, di cui solo le prime due costituiscono parrocchia:
San Pietro in Vincoli a tre navate, del XIII secolo, è uno dei più importanti monumenti del centro abitato. La navata centrale è coperta da una volta a botte con lunette e sostenuta da sei grandi archi a tutto sesto, poggianti su pilastri a croce; le due navate laterali, più piccole, sono coperte da voltine in padiglione, sui cui lati si aprono nove cappelle non tutte simili tra di loro. la parte più antica è costituita dal coro. Probabilmente la chiesa è stata costruita su un preesistente tempio romano. Nel 1881 per opera dell'architetto Salvatore Calvia di Mores, allievo dell'Antonelli, la facciata fu rifatta in stile classicheggiante, in trachite rossa con un portico e una tribuna. (festa: 29 giugno)
Ex convento di San Francesco (Cunventu) del 1610, sede dei frati minori. Nel 2013, andati via i frati, è diventato normale chiesa parrocchiale. (festa: 4 ottobre)
Nostra Signora di Monserrato (Nostra Segnora) del XVII secolo a suo tempo sede della congregazione di Monserrato; qui si concludono le processioni della settimana santa.
Nostra Signora del Carmelo (Nostra Segnora 'e su Carminu) ad unica navata absidata, con volta a botte, retta da tre arcate a sesto ribassato. Difficile individuare la data esatta della sua costruzione, ma molti elementi come i gradini del pulpito, la nicchia del coro ed alcuni capitelli riconducono a una datazione molto antica. (festa: 16 luglio)
Chiesa di Santa Croce (Santa Rughe), esisteva fino al 1935, dove ora sorge il municipio; la chiesa di che costituiva sul territorio il centro di una croce avente agli estremi le altre quattro chiese citate.
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