Il paese
Il territorio di Ussassai sembra un antico viso solcato da rughe, infatti in tempi remoti i fiumi solcarono profonde valli e lasciarono solo appariscenti rilievi plasmati dal vento. I tacchi, o “taccus” in lingua sarda, sono affioramenti rocciosi calcarei ricoperti di lecci, ginepri, corbezzoli, olivastri, eriche e agrifogli. Sono abitati anche da cinghiali, mufloni e aquile.
Ma Ussassai è anche un luogo magico e ricco di tradizioni.
Molto suggestiva la chiesa campestre di San Salvatore e San Gerolamo, risalente al XII secolo, con le sue posadas, rifugi in pietra di una sola stanza, disposte a semicerchio intorno alla chiesa, utilizzati oggi come anticamente dai fedeli durante i festeggiamenti.
L’ultima domenica di Ottobre si svolge una grande festa: quella delle mele. Un’occasione per conoscere le antiche cultivar del territorio, assaporarle e incontrare le persone che le hanno curate con amore tutto l’anno.
Vengono esposte le varietà di mele, i diversi prodotti locali e i loro derivati: marmellate, torte…
Musica tradizionale, spettacoli e gustose pietanze accompagnano la giornata.
Sa coia antiga E' l'antico rito nuziale, riproposto annualmente la seconda settimana di Agosto. La mattina si svolge il corteo in costume tradizionale per portare il corredo della sposa nella casa dei futuri sposi rispettando l'antico rito verbale e gestuale. Dopo il rito religioso la comunità si stringe intorno agli sposi con canti e balli augurali. A tutti i presenti viene offerto il tipico "pani 'e coia" decorato con lo zafferano.
Plenilunio di Settembre
Durante il plenilunio di Settembre si svolge la festa della Zucca nel suggestivo sagrato della chiesa campestre di San Salvatore e San Gerolamo.
Si possono ammirare i mille colori e forme delle zucche come si trovano in natura e le mille trasformazioni alle quali quest’ortaggio si presta: da gustose pietanze a oggetti d’uso quotidiano o ornamentale.
Tipica ricetta ussassese con la zucca è “Su strippiddi”
La “Casa del Pane” è un’idea della comunità per promuovere e divulgare la cultura della panificazione.Vi si svolgono laboratori dove imparare l’arte di preparare i vari tipi di pane ussassese, sia quelli della vita quotidiana “pani ‘e gida”, sia quelli per le feste “pani ‘e festa”.
Inoltre si potranno vedere in funzione dei telai per produrre stoffe e tappeti. Infatti il progetto è di trasformare la casa del pane in “S’omu ‘e is fainas”, cioè la casa delle faccende, dove le donne svolgevano tutti i lavori tipici del mondo contadino.
Nel centro storico è stata allestita la casa museo. E’ la vecchia abitazione di una famiglia benestante del paese dove è stato ricostruito l’ambiente agro-pastorale con gli attrezzi da lavoro e gli utensili di uso domestico, compreso il forno ed il cortile con l’antico carro in legno.