Il territorio
Quello di “Su Casteddu de Iòni” è un nuraghe situato ad un'altitudine di 1000 m. Recenti scavi hanno messo in luce i resti di un agglomerato di discrete dimensioni, frequentato anche nelle epoche successive (punica e romana). “Su Casteddu de Aurràcci” è invece un altro nuraghe situato alla confluenza del Rio Maccutta con quello di Geddai, a 677 m di altitudine. In questa località sono state rinvenute moltissime monete puniche e romane, alcune di pregevole valore.
Presso “Su Casteddu de Iòni”, si trovano delle guglie e spuntoni, alcune dalle forme bizzarre (come quello chiamato “Dante” per il profilo che ricorda il poeta toscano), che dominano la vallata sottostante, conferendogli un fascino suggestivo , da “Far West”.
Secondo la tradizione popolare, su dei supposti ritrovamenti locali, c'erano due villaggi medievali chiamati “Trobigittei” e “Parti”. Questi combatterono fino alla completa distruzione di entrambi, a causa della perfidia di una bellissima donna chiamata Maria Cadelana. Il suo cognome denota la sua presunta origine catalana. La chiesa campestre di San Salvatore e San Gerolamo è stata edificata dove si narra ci fossero le rovine di “Trobigittei”.
Il trenino verde che porta da Mandas ad Arbatax è senza dubbio un'emozione che viaggia sulle rotaie. Centosessanta chilometri attraverso gole, boschi, tacchi, fiumi, laghi e sorgenti, insomma, l'Ogliastra.
A Niala sul ponte in pietra e metallo “Irzioni”, il trenino verde si ferma per una sosta in mezzo ai boschi secolari. Scesi dal trenino, seguendo le antiche vie dei carbonai, ci si immerge in un mare di verde e attraversando ruscelli e cascatelle si possono incontrare le sagome dei mufloni. Oppure salendo sui tacchi più alti per ammirare il paesaggio con un poco di fortuna si può avvistare l'ombra di un'aquila reale. Ritornando sui propri passi, il profumo degli arrosti ci riporta a piacevoli momenti conviviali.